Si sa, il gioco d’azzardo è uno degli argomenti più controversi che ci siano. Idealmente, si dovrebbe giocare per divertimento, rispettare il proprio budget e determinare in anticipo quanto si è disposti a perdere. Arrivati a quella cifra, indipendentemente dalle vincite, sarebbe giunta l’ora di smettere.
Purtroppo, spesso non è così.
E le persone più a rischio non sono quelle che provano il poker una o due volte e poi, disilluse, rinunciano.
Coloro che si ossessionano con il gioco d’azzardo al punto da sviluppare comportamenti malsani sono quelli che, baciati una o più volte dalla fortuna, sono convinti che accadrà di nuovo.
Cosa è la fortuna?
Il concetto di fortuna come agente nella vita degli esseri umani è sempre esistito. Per gli antichi romani era una divinità in grado di controllare la sorte delle persone in negativo o in positivo. Successivamente, fu rappresentata come una giovane donna bendata con un piede su una ruota che le impediva di essere stabile.
Oggigiorno, la fortuna non è né una forza soprannaturale, né una divinità, bensì la possibilità che qualcosa di positivo possa accadere in nostro favore. Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto fortuna: un esame posticipato quando non si aveva studiato, un upgrade inaspettato in un hotel, una strada senza traffico quando più ci serviva.
Il gioco d’azzardo è uno di quegli ambiti in cui la fortuna viene testata. Se la si ha, si vede, come possono testimoniare coloro che hanno raggiunto le più alte vincite nella storia delle slot machine.
Comportamenti problematici
Molti commettono l’errore di credere che la fortuna sia qualcosa di tangibile e controllabile. In questo modo finiscono per illudersi di avere il dominio su situazioni che, in realtà, sfuggono al loro potere. Questo atteggiamento può evolvere in disturbi seri e invalidanti, come il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), caratterizzato dall’invenzione di regole e rituali (azioni da compiere o comportamenti da evitare) con l’illusione di poter influenzare gli esiti degli eventi.
Naturalmente, tutto ciò non corrisponde alla realtà.
La Fallacia di Montecarlo
“Vabbé, ma io non sono così”, potrebbero dire alcune persone. Statisticamente, è estremamente probabile che abbiano ragione: solo il 2-3% della popolazione mondiale soffre di DOC.
Tuttavia, anche senza arrivare a quadri clinici, esistono errori di ragionamento molto diffusi che possono condizionare il nostro comportamento nel gioco. Così come non dovremmo affidarci a regole inventate da noi, dovremmo diffidare anche di ciò che ci suggerisce il cosiddetto “buon senso” quando siamo coinvolti in dinamiche legate alla fortuna.
Un esempio classico è la cosiddetta “Fallacia di Montecarlo”. Si tratta della convinzione che, dopo una lunga serie di sconfitte, aumentino le probabilità che la prossima volta arrivi una vittoria. In realtà non è così: nella maggior parte dei giochi, ogni round è indipendente dai precedenti e le probabilità restano sempre le stesse.
Per chiarire: se lancio una moneta, le possibilità che esca testa o croce sono sempre del 50%. Anche se prima ho effettuato dieci lanci consecutivi, il risultato di ciascuno di essi non influenza minimamente quello successivo. Non è questione di “recuperare la fortuna”, ma semplicemente di statistica.
Anche i più fortunati ci cascano
E questo vale anche per coloro che sono già stati baciati molteplici volte dalla dea bendata, così come per chi del gioco d’azzardo ne ha fatta una professione. Ne è un esempio Archie Karas, pokerista entrato nella storia per aver trasformato 10.000 dollari in 40 milioni. Patrimonio che ha poi dilapidato.
Oppure Charles Barkley, uno dei cestisti più grandi di sempre, che ha contratto perdite per oltre 30 milioni, 2,5 dei quali in una sola partita a blackjack.
Come proteggersi
Nonostante la fortuna sia un fattore importante, e senza dubbio imprescindibile, del gioco d’azzardo, non è qualcosa che si può controllare. Proprio per questo, il migliore approccio al gioco – anche casuale, si pensi che si possono sviluppare dipendenze dal gioco persino durante partite con amici – è quello di essere consapevoli, informati e capaci di tutelarsi.
In Italia, soprattutto per quanto riguarda il gioco online, sono previsti diversi strumenti di protezione. Iscrivendosi a un casinò online con regolare licenza ADM, ad esempio, è possibile impostare un budget massimo settimanale o mensile, oltre il quale non si può andare in alcun modo.
Se ci si rende conto di aver speso troppo, si può inoltre scegliere di prendersi una pausa temporanea da uno o più giochi, per un periodo che varia dalle 24 ore a due settimane. In alternativa, esiste la possibilità di ricorrere all’autoesclusione, una misura più drastica e non revocabile, che impedisce l’accesso a tutti i casinò online legali in Italia per un intervallo deciso dal giocatore: da 30 giorni fino a tempo indeterminato.
Per chi sente di aver perso il controllo, è attivo anche un servizio di supporto terapeutico online gratuito gestito da FeDerSerD, dedicato proprio alle persone con comportamenti di gioco problematici.
Alla fine, il gioco d’azzardo non è una questione di fortuna, ma di caso e, soprattutto, di responsabilità. Non esistono trucchi per vincere: ciò che fa davvero la differenza è la capacità di conoscere e utilizzare gli strumenti di tutela disponibili. È questo che distingue un giocatore consapevole da uno che rischia di perdere tutto.