Giovedì 26 marzo

franci festival

 

Rassegna di concerti di musica da camera.

PARIS, PARIS!
MIC Ensemble e videoproiezioni di film d'epoca

Auditorium dell'Istituto, ore 18.00. Ingresso libero.

 

 

 

PROGRAMMA

 

Maurice RAVEL

Rigaudon da Tombeau de Couperin

 

Darius MILHAUD

- Symphonie de chambre n° 2 Op.49

- Symphonie de chambre n°3 Op. 71

 

Jacques IBERT 

- Trois piècese brèves

- Divertissement

 

Charlotte POLITI, direttore

 

MIC Ensemble

Violino: Davide DALPIAZ, Matilde URBANI, Francesco ZECCHI

Viola: Edoardo ROSADINI, Sofia BAUMGARTL

Violoncello: Giorgio MARINO, Lea GALASSO

Contrabbasso: Michele BONDESAN

Flauto: Luna VIGNI

Oboe: Samuele FAVATA

Clarinetto: Ettore BIAGI

Fagotto: Monica ZEPEDA

Corno: Giovanni CASTELLI

Tromba: Marco VITA

Trombone: Matteo MUSARRA

Percussioni: Marco FARRUGGIA, Iacopo ROSSI

Pianoforte: Alessia BONGIOVANNI

 

 

Concerto in collaborazione tra Istituto “R. Franci” di Siena e Associazione Musica InContro (Dir. Art. Federica Ferrati)

        manifestoFRANCIFESTIVAL 2015

 

Milhaud e Ibert, nati entrambi nell’ultimo decennio del XIX secolo, furono compositori che influenzarono fortemente la cultura musicale francese del primo Novecento.
La loro musica è testimonianza concreta e vivida della produzione artistica intellettuale che nei primi decenni del XX secolo si sviluppò a Parigi, rendendo la capitale francese il polo d’attrazione di tutti gli artisti del mondo. Il movimento artistico che ne risulta è la somma di alcune delle più sorprendenti produzioni intellettuali della storia, che unisce Surrealismo, Futurismo, Cubismo e altre correnti artistiche affini.
La musica dei grandi compositori francesi del primo Novecento, come Milhaud e Ibert, è totalmente imbevuta nello spirito della Parigi di inizio secolo, fatto da modernità, movimento, esplorazione e una forte e imprescindibile componente di ironia.
L’invenzione del cinema, avvenuta non a caso a Parigi negli ultimissimi anni del XIX secolo, fu per gli artisti e per la società in generale una piccola rivoluzione che portò a guardare il mondo con occhi diversi. L’incontro tra la settima arte e la musica fu immediato, dato che il cinema delle origini non era provvisto di suono. Tutti i musicisti di inizio secolo, compresi Milhaud e Ibert, ebbero occasione di collaborare con il cinema, componendo musiche appositamente pensate per i film, o più semplicemente suonando durante le proiezioni.
Per questa ragione Musica InContro propone di unire al programma musicale, delle proiezioni cinematografiche dell’epoca, immagini della società in cui la musica nacque. Le proiezioni, adattate in modo da essere coerenti con l’andamento della musica, comprenderanno ad esempio i film di René Clair, come Paris qui dort (1925) e Sous le toits de Paris (1930), e altri filmati simili.

Joomla Templates by Joomla51.com